Totò contro i Quattro




Ora d'aria

l'Unità, 15 giugno 2009, Marco Travaglio

La lettura degli house organ berlusconiani è sempre molto affascinante. Ma lo sarà sempre più, col progredire della sindrome da Bagaglino che porterà presto Al Tappone a presentarsi a un summit internazionale con un pitale in testa, un camicino modello Gheddafi e uno spazzolone in mano per proclamarsi imperatore delle galassie. Appena spara una cazzata, i dipendenti accorrono per esibire le prove della medesima.

Ieri Il Giornale titolava: «I segreti del piano eversivo anti-Berlusconi», indicando i quattro nemici che tramano per sostituirlo con «un non eletto». Per la precisione: «veline, Mills, minorenni e voli di Stato». Nella fretta il capocomico Giordano ha dimenticato Veronica e Kakà, ma già i suddetti Quattro bastano a mettere in seria discussione la legge Basaglia. Infatti le veline, le minorenni, Mills e i voli di Stato sono roba di Al Tappone. Resta da individuare il «non eletto» che dovrebbe sostituirlo (a proposito: dichiaro fin da ora che voterò per lui, chiunque egli sia). Cossiga, con la proverbiale lucidità, lo indica in Mario Draghi (magari).

Nei prossimi giorni, forse già alla Casa Bianca o al G8, il premier denuncerà un complotto dei venusiani ai suoi danni. Il Giornale, Panorama, Tg4, Tg5, Tg1, Tg2, Studio Aperto e Chi intervisteranno stuoli di extraterrestri per confermarlo. Il bello di questi Pulitzer arcoriani è che non temono di perdere la faccia: l’hanno già persa da tempo. Clemente J.Mimun dà del «bugiardo» a Santoro per aver detto ad Annozero che il Tg5 non aveva trasmesso l’intervento di Grillo al Senato. E, per «ristabilire la verità», mostra un servizio che dimostrerebbe il contrario: in realtà nel servizio c’è solo la voce del cronista che racconta con parole sue quel che avrebbe detto Grillo, di cui non si sente neppure un monosillabo. Quindi Santoro ha detto il vero e Mimun, mentre «ristabiliva la verità», mentiva. Del resto sulla “verità” formato Mediaset circolano su YouTube alcuni fuorionda illuminanti. Meraviglioso quello della serata elettorale, in cui Gioacchino Bonsignore del Tg5 chiede a un collega i risultati del Pdl alle politiche 2008 per confrontarli con quelli delle Europee, ma precisa che «è solo una curiosità, mica lo diciamo». Sennò si capisce che il padrone ha perso tre punti. Strepitoso Luigi Galluzzo di Studio Aperto, che studia a memoria una balla da raccontare ai poveretti che lo guardano: «Escono le motivazioni del processo Mills in cui Berlusconi fu assolto». Purtroppo Berlusconi non fu nemmeno processato, per Lodo ricevuto. Ma, si sa, Mediaset è lì per «ristabilire la verità».

Ps. Un mese fa, con la scusa della par condicio, Daria Bignardi tagliò l’intervista a Vauro e a Beatrice Borromeo, ma giurò di trasmetterla nell’ultima puntata dell’Era glaciale: infatti, nell’ultima puntata, ha intervistato il giornalista Calabresi, il cantante Morgan, il velista Malingri e lo scrittore Lolli. Vergogniamoci per lei.
(Vignetta di Natangelo)

Ancora sulla censura della Bignardi a Vauro e a Beatrice Borromeo

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